A dire il vero avevo pensato di realizzare solo una proposta per MtChallenge di questo mese, non credevo avrei fatto in tempo a produrre altro. Però mi dispiaceva partecipare con gli gnocchi ripieni e non proporre una ricetta con gli gnocchi “base”, di patate e farina.
Gli gnocchi classici, realizzati con patate e farina e nulla più, sono un piatto che amo molto, soprattutto se serviti con un corposo ragù di carne: sono talmente delicati che chiedono loro stessi un sugo che li avvolga e che ne completi il sapore, rispettandone la loro morbidezza e dolcezza. Contrariamente a quanto si possa pensare non sono una preparazione lunga e difficile, anzi: le patate si lessano da sole, non hanno bisogno del nostro aiuto né del nostro controllo vigile, interverremo solo a fine cottura per scolarle, bruciarci le mani per sbucciarle e per unirle alla farina.
Quello che invece mi ha richiesto un po’ più di tempo qui è stato il sugo: delle cosce di coniglio, una carne così delicata da risultare spesso stoppacciosa se cotta troppo a lungo o con temperature troppo elevate, ma che io apprezzo e cerco di proporre ai pasti periodicamente. Ho cotto le cosce in 4 ore: nel mio caso ho usato la slow cooker che mantenendosi sempre al di sotto dei 100 gradi cuoce lentissima, non sobbolle mai e permette alle fibre della carne di rilasciarsi e di rilassarsi piano piano. Lo stesso risultato si può ottenere tranquillamente con l’uso di una casseruola di ghisa o di coccio, su fuoco diffuso e bassissimo. Devo dire che sto sperimentando con piacere questo nuovo elettrodomestico, economico e intelligente: anche i tagli di carne più economici, dopo una cottura così delicata, diventano buonissimi e teneri, quasi fondenti in bocca.
Anche con questa ricetta partecipo a Mtchallenge n.59 indetto da “Il bosco di Alici” di Annarita
Gnocchi di patate alle erbe, coniglio e miele di eucalipto
Ho usato Miele di Fiori di Eucalipto Rigoni di Asiago nella seguente ricetta.
Ingredients
- Patate rosse - 600 g
- Farina 00 - 180 g
- Olio extravergine di oliva - 3 cucchiai
- Pomodori datterini - 3
- Carota - 1
- Cipolla - 1/2
- Cosce di coniglio - 2
- Timo e origano freschi - qualche rametto
- Sale e pepe bianco macinato fresco
- Miele di Eucalipto - 1 cucchiaino
Instructions
Predisporre il coniglio: io ho usato una slow cooker cuocendolo per 4 ore a temperatura "media" ma va benissimo un coccio o una ghisa con spargifiamma su fuoco bassissimo. A pentola spenta (o fuori fuoco) mettere olio, carota pelata e tagliata a piccoli pezzetti, cipolla grossolanamente tritata, pomodori tagliati in 4 parti, un rametto di timo e di origano: poggiare su questo "letto" le cosce di coniglio, versarci mezzo bicchiere di acqua e iniziare la cottura, a coperchio chiuso per tutto il tempo. A fine cottura ci sarà parecchio liquido: una parte lo teniamo da parte per finire il sugo. Sfilacciare la carne del coniglio spolpandola via dall'osso, porla in una padella con un cucchiaino di miele di eucalipto, 5 cucchiai del liquido e parte delle verdurine cotte, a piacere. Far scaldare sul fuoco medio solo il tempo necessario ad amalgamare il miele al resto e tenere da parte.
Nel frattempo lavare le patate e metterle intere e con la buccia a cuocere in acqua fredda (meglio se scegliamo delle patate di dimensioni uguali in modo da avere una cottura uniforme). Dopo circa 30/40 minuti saranno cotte, basta pungerle fino al cuore per capirlo.
Scolarle, sbucciarle e passarle allo schiacciapatate direttamente sul piano da lavoro, allargandole in modo da far uscire tutto il vapore residuo. Aggiungere ora il sale, un po di timo e origano tritati e la farina poco per volta e iniziare a impastare. E’ bene impastare il meno possibile altrimenti gli gnocchi diventeranno duri. Meno farina richiedono le patate e meglio è, gli gnocchi saranno più morbidi.
Una volta formata una pagnotta tagliare dei pezzi, formare dei "salsicciotti" facendoli roteare sulla spianatoia fino allo spessore di circa 1.5 cm poi tagliarli in tocchetti di circa 2 cm. Passare ogni gnocco sui rebbi di una forchetta, esercitando una certa pressione per farli scorrere dal basso verso l’alto e formare così l’incavo che accoglierà il sugo.
Far bollire gli gnocchi in acqua salata, quando vengono a galla sono cotti: condirli col sugo di coniglio e una macinata di pepe bianco alla fine. Il coniglio è volontariamente non salato: una cottura così lunga e delicata conserva il sapore e non lo richiede.
Appunti speziati
Niente spezie in particolare in questo piatto, ma erbe aromatiche fresche a dare sapore. In special modo l’origano ha un profumo completamente diverso se si utilizza fresco piuttosto che essiccato: nel mio caso ho preferito le foglioline fresche perché necessitavo di un sapore più delicato ma presente e poi secondo me sentire i pezzettini di origano secchi nell’impasto dello gnocco non sarebbe stato gradevole. L’origano secco è perfetto sulla pizza, sulle capresi o sugli gnocchi alla sorrentina, perché ama molto il pomodoro come abbinamento.
Versione senza glutine
Come indicato nel post degli gnocchi ripieni, basta sostituire la farina 00 usata nella preparazione degli gnocchi con della farina specifica senza glutine per pasta fresca. In questo particolare caso però ho tentato con la farina Dalla Giovanna per pane e pizza e la tenuta mi è sembrata addirittura migliore, ma non certo rilevabile nettamente: insomma erano buoni in entrambe i casi. Bollirli in acqua che sobbolla non violentemente mi raccomando!
Versione senza lattosio
Questo piatto non contiene lattosio.
8 Comments
Leggo coniglio e miele e mi fiondo a leggere: insolito questo accostamento e mi domando se all’assaggio il dolce delle patate e quello del miele si sposini bene. Da provare assolutamente!
ciao Marina! Non è poi così dolciastro perchè il coniglio è sì dolce, ma in cottura perde un pò grazie alle verdure. Il miele poi non è dolcissimo essendo di eucalipto, è più aromatico, e le erbette smorzano.
Grazie mille, fammi sapere se ti andrà di provarlo!
Un abbraccio
Lidia
Superba, la cottura lenta del coniglio mi incuriosisce molto. La ricetta semplice ha una marcia in più. Brava.
Grazie Annarita! semplici ma profumatissimi.
Un abbraccio
Lidia
Ho scoperto il miele di eucalipto per la sfida dell’Mtch di Eleonora e Michael, adesso tutte le volte che lo vedo in qualche ricetta mi ci fiondo. Mi incuriosisce molto con il coniglio, che è un tipo di cottura che amo. Da provare
Un abbraccio
Marta
Marta grazie 🙂 il coniglio è molto delicato, ma cotto così mantiene tutto il suo sapore e per quanto l’eucalipto possa essere “invadente” ho trovato che lo accompagnasse bene. mi piacerebbe sapere se ti è piaciuto, se lo provi. Un abbraccio,
Ciao!
Lidia
La cottura del coniglio e’ un’altra di quelle robe che spacca l’Italia in due: al Nord, si prediligono sapori agri e pungenti, per esaltarne la delicatezza della carne, al sud si vira al dolce. qui c’e’ un’intuizione felice, una scelta molto raffinata (non il solito ragu, non i soliti ingredienti), ma avrei osato un po’ di piu’ sul versante prescelto. Passi non mettere sale, perche’ la lenta cottura non disperde i succhi, ma una spruzzata di aceto, una spezia “calda” (noce moscata, chiodo di garofano), dei pinoli, piu’ timo che rosmarino, avrei lavorato di piu’ sulle note agrodolci che il “povero” cucchiaino di miele, da solo, non riesce a sostenere. E sai cosa ti dico, visto che sei sempre piu’ brava (ma di parecchio) e in quest casi bisogna alzare l’asticella della sfida?
Che te lo lascio di compito 🙂
E si, mi ci puoi mandare 🙂
Sai cosa ti mando? La prossima prova-coniglio che faccio! (mmm che arrivi sana fin li??)
Accetto la sfida e ti ringrazio dei suggerimenti, che in questa casa son sempre sempre ben accetti 🙂
Grazie, un abbraccio