Ho giocato a fare la chef, ma avevo una grossa rete di salvataggio sotto di me. A cadere, mi sarei fatta poco male: avrei trovato tante braccia ad attutire il colpo, in primis quelle di Alessandra. Anzi a dire il vero hanno prevenuto le cadute con una decisa, abbondante e precisa fornitura di consigli e di nozioni. Della pazienza non ne parliamo, ma andiamo con ordine.
Questo mese, collateralmente alla sfida Mtchallenge, io ed altri temerari amici blogger ci siamo buttati in questa esperienza a numero chiuso, una lezione intensiva di medicina applicata alla cucina per imparare, sensibilizzare e trasmettere l’importanza della Vitamina B12. Le fonti alimentari consuete di B12 sono la carne e i suoi derivati, il pesce, i crostacei, il pollame, le uova e in misura minore anche latte e latticini. Tra gli alimenti più ricchi troviamo il fegato, il rene, il cuore di agnello e di manzo, i bivalvi come le cozze e le ostriche. Quantità moderatamente grandi si trovano nel latte magro in polvere, in granchi, scorfani, sardine, salmone e nel tuorlo d’uovo. Quantità moderate si trovano nella carne (nel muscolo), aragosta, pesce spada, tonno, ma la ritroviamo anche nei formaggi fermentati come il Camembert e nella ricotta.
Nel mondo vegetale questa vitamina non è presente: la frutta e la verdura ne sono completamente prive pertanto la carenza di B12 non deve essere mai trascurata nella dieta dei vegetariani e, soprattutto, dei vegani. Negli studi sulla correlazione tra scelte alimentari e depositi di B12, infatti, emerge che il rischio di carenza è maggiore nei latto-ovo-vegetariani rispetto agli onnivori e ancora di più nei vegani.
La vitamina B12 è indispensabile per la sintesi degli acidi nucleici, la formazione dei globuli rossi, il metabolismo di proteine e grassi, la funzionalità del sistema nervoso centrale e periferico. Segni e sintomi della carenza di B12 sono ben noti: stanchezza, mancanza di energia, pallore sottendono uno stato anemico; irritabilità, cefalea, depressione, fino a difficoltà di concentrazione e memoria, o disturbi del sonno, sono altre manifestazioni associabili a carenza di vitamina B12 man mano più marcata. Anche la salute delle ossa può essere coinvolta.
La mia proposta è un antipasto di pesce: le cozze sono molto ricche di questa vitamina e la cottura molto veloce permette di preservarla così come per la triglia che è talmente delicata che si cuoce in men che non si dica. Io ci ho messo tanto impegno però un grazie pieno di riconoscenza e affetto va alla Dott.a Arianna Mazzetta, la nutrizionista ufficiale di MtChallenge, e al Dr. Michael Meyers, oncologo, per l’aiuto e l’incoraggiamento. Un grazie speciale anche a Sandro Sita’, chef del Tabarella Hotel di Forte del Marmi, che ha seguito la parte finale del Master dedicandoci consigli sulla presentazione del piatto, per poterlo mangiare con gli occhi prima che con la forchetta. Infine, giusto perché lo sappiate, ci sarà il giudizio di chef Marco Visciola del ristorante Il Marin, che decreterà il vincitore.
Io credo che abbiamo già vinto tutti, a mani basse, per tutto ciò che ci siamo portati a casa in esperienza.

- 1/2 kg di cozze intere
- 1/2 bicchiere di Vermentino di Sardegna
- 1 grattata di pepe nero macinato fresco
- 1/2 finocchio
- olio extravergine di oliva
- il sughetto delle cozze
- sale fino
- una piccola presa di prezzemolo fresco
- 2 filetti medio/grandi di triglia di scoglio (circa 40 g l’uno)
- 1 cucchiaio di olio extravergine di oliva
- sale, pepe bianco macinato fresco
- un rametto di timo
- olio extravergine di oliva
- 1 patata vitelotte
- sale fino
- 2 cucchiai di grano saraceno
- acqua
- 1 cucchiaio di olio extravergine di oliva
- filetti di buccia di limone biologico non trattato
28 Comments
Il tuo tuo piatto non solo lo mangio prima con gli occhi, ma da quello scoglio mi ci tufferei proprio
Complimenti un antipasto veramente d’alta cucina veramente gustoso e quella finta maionese ……
Bravissima veramente
sono sempre più senza parole e aggettivi, la cosa certa è che tutte le vostre ricette sono salvate in una cartella perchè poco a poco le rifarò prendendo spunto da preparazioni mai viste nè immaginate, vedi la maionese di finocchio che già adoro partendo dalla materia prima!
Mi piace molto questa costante nei vostri post, quella dove dite che avete vinto tutti. E mi è piaciuto molto lo spirito di coesione che è regnato nel gruppo.
Mi avete fatto fare un’esperienza che mai avrei neanche sognato e ve ne sarò per sempre grato.
Passiamo al piatto, molto bello e curato. Con pochissimi ingredienti e considerando le poche quantità, essendo nato come antipasto, sei riuscita ad avere un piatto molto ricco di vitamina B12, con circa, approssimativamente, 9,5 MCG per porzione, grazie soprattutto alla scelta delle cozze e al modo in cui sia quelle che il pesce sono stati cotti.
Complimenti. 🙂
Grazie infinite.
il titolo è perfettamente evocativo del concentrato di mare che hai messo in questo piatto!! quella finta maionese di finocchi con l’acqua delle cozze te la copio subito. Ho già l’acquolina in bocca….bravissima e bella anche la composizione!!
Ogni volta che passo a commentare le vostre ricette rimango sbalordita dalla vostra bravura. Dicevo a Michael che abbiamo creato dei mostri…di bravura, ed è la verità anche se il merito di queste ricette meravigliose è tutto vostro.
Questo è un antipasto che vorrei assaggiare veramente, mi ispira. E’ accativante, saporito, originale (vogliamo parlare della finta maionese di finocchi??)…ma soprattutto ricco di B12. Cosa volere di più?
BRAVISSIMA!!!
@Manu: mi fanno molto piacere i tuoi complimenti, grazie di cuore. Dallo scoglio cadendo ti ci faresti poco male, eh… per cui buttati!!!!
Grazie ancora, un bacio!
Lidia
@Dauliana: ti ringrazio tantissimo, davvero. Sapere che il piatto ti piace è davvero un complimento per me.
Un abbraccio, Lidia
@DocMichael: è stato davvero bello partecipare, se penso che avevo così paura a buttarmi… Mi sarei pentita a non averci provato.
Il tuo aiuto e quello di Arianna e di Alessandra mi hanno permesso di imparare un sacco di cose nuove, è stato fondamentale avervi vicino.
Sono io che ringrazio te, di cuore!
Al prossimo master!! 😉
@Cristina: i complimenti del mio punto di riferimento in tema “fish&co.” sono davvero apprezzatissimi. Grazie di cuore 🙂
@DocArianna: Come dicevo a Michael, siamo noi che dobbiamo ringraziare voi per l’aiuto e per quel di più di personale che ci avete messo. E’ stato bello partecipare, davvero tanto. E ho capito che la B12 è utile, indispensabile, importante e … buona!!!!!!
Un abbraccio, grazie!
E’ tutto stupendo in questo piatto: la salsa ai finocchi deve essere superlativa (leggi: sarà mia! 😉 ) , l’insieme è delicato e gustoso e per le cozze farei qualunque bassezza.
Concordo con te, abbiamo vinto tutti per l’enorme arricchimento (culinario e umano) che abbiamo portato a casa. Abbiamo imparato tutti tantissimo, studiando e divertendoci.
E i capolavori che stanno venendo fuori lo dimostrano!
Quando ho visto la presentazione, ho pensato: “meno cibo nel piatto”
ora che ho letto la ricetta, riformulo: un po’ di piu’.
E comunque, faccio il bis.
Un plus per la cottura delle cozze.
Brava, brava, brava!
Caspita, avete tutte tirato fuori cose stupende e questo piatto, leggero come una piuma ed equilibrato nelle vitamine, è un’opera d’arte culinaria.
Bello, colorato e ricco della nostra vitamina! cosa volere di più? Un piatto in cui posso solo imparare!
Una fantastica idea per le cozze!
Complimenti ancora cara!
@Mapi: grazie mille Mapi, pensa che io le cozze un po le temo, mi impressionano un po’. Però passato il momento di imbarazzo che ho nel pulirle e grattarle, poi mi piace tantissimo mangiarle! Sono davvero contenta dei tuoi complimenti, grazie.
Un abbraccio, Lidia
@Alessandra: il plus lo passo a voi, per l’aiuto e la pazienza. Vi ringrazio molto per avermi permesso di imparare un sacco di cose nuove, davvero. E di divertirmi così!! Un abbraccio
@Giulietta: cara grazie, davvero. Sono contenta che il piatto dia un idea di leggerezza: volevo proprio che la triglia sembrasse ancora in mare, tra scogli di grano e patatine che sembrano alghe. Grazie ancora.
@Enrica: ma grazie mille!!! Sono contenta del tuo apprezzamento, da partecipante sai quanto è stato bello ma anche complicato in fondo, soprattutto per una come me abituata alle cose semplici. Un grande abbraccio
bello, colorato, bem costruito e di grande sapore! Complimentissimi!
@giuliana: grazie mille cara Giuliana, mi fa tanto piacere che ti piaccia!!!
Parto dalla composizione, perchè se a vedere la foto del cellulare non mi avevi convinto, queste sul post sono fighissime. Mi tufferei su quello scoglio di grano saraceno (che adoro) e sollazzerei con la triglietta per ore ed ore. Poi parliamo della finta maionese, ma dici sul serio? Guarda che verde brillante e le patate viola così sottili e croccanti?
Mi hai steso. Un antipasto goloso, con molti dei sapori che più amo. La composizione del piatto invoglia all’assaggio, spiluccando di qua e di là, partendo dallo scoglio fino all’orizzonte fino a non lasciarne nemmeno un granellino.
Intanto grazie per non esserti fermata alla foto “test” e avermi dato fiducia, purtroppo senza luci adeguate la mia cucina a ora di cena non aveva valorizzato granché 😉
E poi grazie (bis) per i complimenti, un po troppo buona sei stata :-))
Un abbraccio!!!
Concordo in pieno con te, il solo fatto di aver avuto l’opportunità di partecipare a questo master vale come una vincita. Perché la cosa più bella è stato il viaggio, fatto di confronti, collaborazioni, sostegni e crescita. Ci siamo arricchiti tutti, e da questo terreno fertile sono nati piatti strepitosi, proprio come questo, dietro al quale si nota tanto studio e impegno. Hai giocato con le consistenze e con i colori, e hai ricreato l’immagine dello scoglio in modo perfetto. Brava, brava, brava!
Bravura, creatività e bellezza tutto in un piatto. Ogni piatto che scopro mi meraviglio e qui proprio gongolo addirittura. La presentazione è stupenda.
@susanna: grazie delle tue parole gentili Susanna, sono contenta che il mio piatto riesca a trasmettere un po’ di colore e di emozione. Grazie.
@annarita: grazie mille cara Annerita, detto da tepori vale doppio, triplo,… bello averti colpito! Grazie di cuore.
Ecco, dico solo questo: fra tutti i piatti presentati, questo è quello che si allinea di più ai miei gusti e che ordinerei (e gustere) ad occhi chiusi!
Mi piacciono gli abbinamenti, mi piace il grano saraceno, adoro le triglie, che quando siamo all’Elba gutimo pescate e cotte :-))
Complimenti vivissimi, piatto da chef!
@Cinzia: mi hai fatto un complimento grandissimo Cinzia e ti ringrazio di cuore.
Spero di poterti venire a trovare presto a Caccavelland, per abbracciarti di persona. Grazie ancora