Oggi è il mio compleanno.
Compiere gli anni in un periodo festivo non è poi così simpatico e la maggior parte delle persone a cui è toccata in sorte la nascita in questi giorni vi potrà confermare la stessa cosa.
Ai fini pratici, ci sono due problematiche particolari: la prima è che si riceve spesso un regalo cumulativo tra Natale e compleanno e scusate se è poco… la classica frase “ti abbiamo fatto un regalo più grande, ma buono per entrambe le occasioni” non funziona, io ve lo dico, è una scusa brutta! Io voglio scartare due volte i pacchetti, voglio doppia sorpresa, come tutti voi!
La seconda è che per una che ama cucinare come me, è una disdetta: se inviti gli amici a cena sono già sufficientemente sazi dai banchetti appena affrontati nei giorni passati, pertanto se si siederanno alla mia tavola mi aspetto tanti avanzi e tanti “fai poco che in questi giorni abbiamo già dato eh!”.
Ma del resto hanno ragione, si mangia sempre un pochettino più del solito quand’è Natale.
Quest’anno con la mia famiglia abbiamo festeggiato a casa nostra la Vigilia: mia sorella e mio cognato, che lavorano entrambi nel settore infermieristico, hanno terminato il turno alle 21 per cui abbiamo cenato tardi ma tutti insieme almeno. Abbiamo anche tenuto sveglia la nonna, non si sa come ciò sia potuto succedere considerato anche il concerto di Adele alla tv (che, intendiamoci, a-d-o-r-o, ma di certo non è tra i cantanti più energici che esistano eh!). I
l nostro menù è stato previsto totalmente a base di pesce: grosse cozze aperte in padella con del profumato vino bianco, in parte poi gratinate con pane in cassetta tritato insieme a prezzemolo, limone e del pepe bianco, poi croccanti arancini di riso ripieni di seppie in umido al pomodoro, un corposo polpo alla Luciana con polenta gialla morbida ad accogliere il sughetto, delle carnose orate cotte al forno con solo erbette a insaporire.
Il giorno di Natale poi un bel cosciotto allo spiedo a casa dei miei suoceri, anticipato da un po’ di antipasti che avevo preparato io e seguito da un semifreddo al mandorlato di Cologna Veneta e da un pandoro di Loison alla crema zabaione che ho perfino avuto il coraggio di assaggiare dopo due anni di astinenza da glutine.
Ecco perché in questi giorni anche io sento il bisogno di verdure.
Ho scoperto da poco il cavolo nero: è un ortaggio che in Veneto non è molto usato nella cucina tradizionale, oserei dire anzi per nulla usato. E’ un componente fondamentale della ribollita toscana e di altre zuppe e minestre deliziose: l’aggiunta di un po’ delle sue croccanti foglie donano al più noioso dei minestroni un sapore più deciso. Ma non solo nelle minestre si può utilizzare: io ho deciso di usarlo come condimento per degli gnocchetti delicati e ho preparato così un “pesto” con il tocco croccante di pistacchi e il sapore pungente della buccia di limone. Un po’ di buon olio extravergine di oliva robusto completerà benissimo il sapore di questo piatto.
E così per l’anno nuovo voglio una cucina sana, più attenta e consapevole degli ingredienti e delle stagioni, nonostante io faccia molta molta attenzione già ora. Voglio regalarvi ricette facili ma di appeal che portino un po’ di novità nelle vostre tavole. Vorrei tanto conoscere poi le vostre impressioni, le vostre critiche (costruttive eh, vi raccomando!) tramite mail, commento o come volete meglio voi, anche tramite i social.
La newsletter da oggi vi arriverà per ogni ricetta pubblicata, ma ho intenzione di rallentare un po’ i ritmi, scrivere meglio e fotografare meglio, per cui spero di non disturbarvi coi miei messaggi in casella, saranno pochi. Anzi, invitate qualche amico ad unirsi ai lettori, più siamo e più ci divertiamo 🙂
Chicche di patate con cavolo nero e pistacchi
Per due persone
Ingredients
- Cavolo nero - 400 g
- Olio extravergine di oliva - 3 cucchiai
- Sale, pepe nero macinato fresco
- Pistacchi tostati - 20
- Buccia grattugiata di limone - 1 cucchiaino
- Gnocchi di patate - 400 g
Instructions
Per gli gnocchi di patate, seguire il procedimento che ho raccontato in QUESTO articolo, omettendo le erbette aromatiche.
In una padella versare l'olio e cuocere il cavolo nero lavato e tagliato a pezzi grossolanamente, finché si presenta tenero, aggiungendo poca poca acqua per volta se fosse necessario. A cottura ultimata su un tagliere dare un ulteriore tritata al coltello al cavolo poi rimetterlo in padella spenta, aggiungere i pistacchi tritati (meglio al coltello altrimenti diventano polvere!) e la buccia di limone.
Bollire gli gnocchi in abbondante acqua salata finché vengono a galla, poi condirli con il sugo preparato gettandoli nella padella che lo contiene. A piacere, mantecare con una grattugiata di parmigiano reggiano fresco che completerà il sapore e con un giro di olio extravergine toscano a crudo se ritenete necessario, ma ci sta sempre bene.
Appunti speziati
Ho usato pepe nero in questo caso, macinato fresco mi raccomando per mantenere intatto il sapore vero del pepe fino al momento di gustare il piatto.
Per approfondire la cucina toscana, con deliziose ricette assolutamente veritiere e ben spiegate per una facile realizzazione, vi raccomando il libro “I love Toscana” di Giulia Scarpaleggia. Onesto, caldo: un racconto di sapori di famiglia, di terre che profumano di erbe e di tradizione. Lo potete acquistare qui su Amazon.
Versione senza glutine
Per realizzare gli gnocchi senza glutine va sostituita la farina 00 con della farina specifica senza glutine per pasta fresca (vi consiglio Molino Dalla Giovanna specifica per pasta fresca, esiste anche in versione senza lattosio). In questo caso ho usato farina Dalla Giovanna per pane e pizza e la tenuta si è confermata molto buona: vi ricordo di bollirli in acqua che sobbolla piano, per non distruggerli!
Versione senza lattosio
La ricetta non contiene latticini, via libera!
4 Comments
Originale e golosa! Davvero stuzzicante! Tanti auguri Lidia di ogni bene! Un abbraccio dal cuore!
Belle le chicche! Auguri di buon compleanno!
Elisa grazie mille cara ❤ ricambio il tuo abbraccio affettuoso
Ma grazie mille, contenta che ti piacciano!!