[da leggere con ironia e stomaco brontolante di fame]
Credo che l’85% dei post pubblicati per la partecipazione all’Mtchallenge di questo mese, secondo il tema scelto dalla vincitrice Silvia, inizieranno con “non sopporto che la casa puzzi di fritto e il mio girovita lo gradisce ancora meno” oppure con “io di solito in casa mia non friggo mai perché mi cibo solo di alimenti cotti con metodi tende-e-divano-sostenibili“.
Il restante 14% invece dichiarerà in maniera sommessa di “friggere, sì, qualche volta, ma con moderazione che mica fa bene alla salute né tanto meno ai rivestimenti di tessuto pregiato della mia magione” oppure di “friggere raramente e solo quando posso farlo usando il fornello di emergenza che nessuno sa ma lo tengo in garage, così al massimo si unge solo la vernice della macchina del marito e si puzzola solo l’interno in pelle, poco male“.
Ah, manca l’1%. L’1% sono quelli sinceri, che dichiareranno senza remore di friggere perché ci godono di fronte alla crosticina croccante che si forma dopo il tuffo nell’olio bollente di carni, pesci o verdure che siano, o perché la golosità non può trattenerli dall’ingollarsi delle deliziose patatine morbide dentro, croccanti fuori, che rilascino sulle labbra microcristalli di sale da leccare via per continuare a beneficiare del gusto.
A me il fritto piace: sia pastellato, croccante da farina (mai provato col mais fioretto?) o da impanatura. Ovvio che non lo mangio tutti i giorni, ma non mi tiro mai indietro, anche di fronte alle mie evidenti difficoltà digestive che sopraggiungono dopo il primo momento di gioia.
In particolare il pollo fritto: qualche anno fa mia mamma me lo preparava, proprio con la ricetta che Silvia ci ha proposto di replicare questo mese. Mi fa piacere che Mtc mi abbia ricordato di cucinarlo così, è stata una piacevole occasione per riarrangiare un piatto che da troppo tempo non riproponevo e non mi sbafavo senza ombra di ritegno alcuno.
Il pollo fritto in pezzi “modello base”
Marinatura
- 250 g latte parzialmente scremato
- 250 g yogurt magro
- 10 ml succo di limone filtrato
In una ciotola versate lo yogurt e il latte e stemperateli, infine aggiungete il limone. Lasciate a temperatura ambiente per 15 minuti circa e poi versatelo sulla carne, coprite con la pellicola e mettete in frigo per almeno 4 ore, meglio se tutta la notte.
Preparazione:
- 1/1,3 kg di pollo in pezzi, con ossa e pelle
- 5 uova medie
- 200 g farina
- 200 g pane grattato
- sale
- pepe
- 1,5 l olio per friggere di semi (Silvia consiglia di semi di mais)
Rimuovete il pollo dalla marinatura, lasciatelo scolare sopra una gratella posta su un foglio di carta da forno per mezz’ora almeno. Preparate un piatto fondo per appoggiare il pollo impanato, un piatto piano coperto da carta assorbente per appoggiare il pollo appena fritto e una placca da forno coperta anch’essa da carta assorbente per riporre il pollo fritto in forno e tenerlo al caldo.
Mettete le uova in una ciotola che possa contenere almeno 3/4 pezzi di carne alla volta, mescolate con una forchetta, salate e pepate.
Ponete il pan grattato e la farina in altre due ciotole distinte altrettanto capienti.
Prendete tre pezzi di pollo alla volta, passateli nella farina pressando leggermente le carni e scuoteteli per eliminare la farina in eccesso. Poi immergeteli nell’uovo ed infine passateli nel pan grattato pressando nuovamente le carni. Appoggiate il pollo sul piatto fondo e procedete con la panatura di tutto il pollo.
Se desiderate una crosticina più consistente potete fare una doppia panatura nel pan grattato cioè pan grattato/uovo/pan grattato.
A questo punto prendete una casseruola dai bordi alti versate l’olio e scaldatelo a fuoco medio fino alla temperatura di 180 °C circa (se non avete il termometro mettete un pezzo di pane nell’olio, quando dorerà sarà il momento di immergere il pollo).
Immergete nell’olio non più di 3 pezzi di pollo alla volta. Osservate l’olio: il pollo appena immerso friggerà formando molte bolle grandi e man mano che si cucinerà le bolle diminuiranno sempre più . Quando il pollo avrà una colorazione dorata ed omogenea, ci vorranno circa 6/8 minuti di cottura a seconda della grandezza del pezzo, scolatelo dall’olio ed appoggiatelo sul piatto con la carta assorbente.
Una volta asciutto, se desiderate, potete tenerlo al caldo nel forno preriscaldato a 120°C circa, infornandolo sulla placca da forno.
Il pollo fritto in pezzi “modello plus”: alle erbe fresche e mandorle
Marinatura
- 10 cucchiai di olio extravergine di oliva
- 4 cucchiai di erbe fresche tritate finissime: prezzemolo, rosmarino, salvia, timo limone
- 4 cucchiai di mandorle spellate
- 1 cipollotto fresco
- 2 cucchiai di succo di limone
- 1/2 spicchio di aglio schiacciato, tritato fino a ridurlo in crema
Sale in fiocchi
In un frullatore unire tutti gli ingredienti e tritare finché le mandorle non sono grossolanamente rotte (usare l’intermittenza se necessario, per evitare di ridurle in polvere). Io preferisco tritare mandorle e cipollotto al coltello, ma fate come preferite.
Strofinare il pollo con il sale, poi disporlo in unico strato su una pirofila e coprirlo con la marinata, spalmandola bene ovunque. Coprire con pellicola e far marinare 4 ore.
Preparazione:
- 1/1,3 kg di pollo in pezzi, con ossa e pelle
- 1,5 l olio per friggere di semi (Silvia consiglia di semi di mais)
- 200 g farina 00
- sale
- pepe
Preparate un piatto fondo per appoggiare il pollo impanato, un piatto piano coperto da carta assorbente per appoggiare il pollo appena fritto e una placca da forno coperta anch’essa da carta assorbente per riporre il pollo fritto in forno e tenerlo al caldo.
Rimuovete il pollo dalla marinatura, lasciatelo scolare sopra una gratella posta su un foglio di carta da forno per mezz’ora almeno. Preparate una ciotola abbastanza capiente per contenere 3/4 pezzi di pollo alla volta e metteteci la farina con il sale e il pepe. In alternativa mettete farina, sale e pepe dentro un sacchetto alimentare capiente.
Prendete 3 pezzi di pollo, metteteli nella farina ed infarinateli pressando leggermente le carni. Scuoteteli per eliminare la farina in eccesso ed appoggiateli sul piatto preparato in precedenza. Procedete panando il resto del il pollo.
A questo punto prendete una casseruola dai bordi alti versate l’olio e scaldatelo a fuoco medio fino alla temperatura di 180 °C circa ( se non avete il termometro mettete un pezzo di pane nell’olio, quando dorerà sarà il momento di immergere il pollo). Immergete nell’olio non più di 3 pezzi di pollo alla volta. Come sopra, osservate l’olio per capire la cottura: ci vorranno comunque circa 6/8 minuti di cottura a seconda della grandezza del pezzo, scolatelo dall’olio ed appoggiatelo sul piatto con la carta assorbente.
Appunti speziati
Due accompagnamenti per il pollo.
Una insalata di patatine lessate in acqua salata condite con la stessa “marinata” del pollo, cioè olio, mandorle, limone e un bel po di erbe fresche, tutte dosi a occhio.
Una salsa maionese insaporita da aglio e lime: faccio infondere per una giornata l’aglio e la buccia di lime nell’olio che uso per montare la maionese e poi la realizzo con uova fresche, succo di lime, sale, poco pepe nero e un po di scorza di lime grattugiata.
Versione senza glutine
Facile! Stavolta ce la possiamo fare a “tradurlo” in gluten free!
Bisogna sostituire la farina 00 con una farina mix senza glutine: non usate farina di riso, troppo idrosolubile.. sarebbe uno spatascio immorale.
Anche il pane grattugiato va sostituito con uno senza glutine, facilmente acquistabile al super o grattugiandone uno fatto in casa (secca così velocemente, praticamente dopo mezz’ora all’aria, che non ci credo che non ne avete! ahahahaha)
Versione senza lattosio
Per marinare il “modello base” ho usato latte e yogurt delattosati: volendo, se i latticini in genere vi disturbano, sostituiteli con latte e yogurt di soia.
L’insieme potrebbe risultare un pochettino più dolce ma potrete compensare usando delle spezie robuste come un po’ di paprika affumicata ad esempio o un pizzico di aglio e peperoncino in polvere.
12 Comments
Faccio felicemente parte di quel mitico, inossidabile e fiero 1% e ti aggiungo che il mio dietologo mi obbliga a mangiare fritto una volta al mese…perché fa bene al fegato lavorare, perché bisogna gratificarsi dai sacrifici che la dieta impone e perché porca miseriazza se fatto bene è troppo buono! Inoltre se evito olio nell’insalata mi posso gustare anche la maionese con lime e agli occhi e come dico sempre io : ma VAF….. ahahahahahah
io, che faccio banalmente parte dell’85% dei partecipanti, ma anche del più risicato 14%, se dovessi venire a casa tua a mangiare il pollo che hai fritto impuzzolendo la tua super fighissima cucina accessoriata (me la ricordo eh), sceglierei senza ombra di dubbio il full optional, perchè è buono di brutto, con quella nota di mandorle e timo limone, che tanto amo.
@Flavia: ma io te ne mando un furgoncino express di pollo fritto allora!!! Voglio essere il tuo prossimo sgarro alla dieta amica!
Grazie di cuore. 😉
@Chiara: ma noooo mi cade un mito… ti avrei messa nell’1%! Scherzi a parte, devo dire che ho puzzolato poco: ricordati che io sono quella che ha indotto in tentazione mezzo MTC sdoganando la Lampe Berger 😉 La profumazione “foglia di limone” è il top per gli odori di cucina. Appuntalo e vieni serenamente nell’1%!!!
Un abbraccio, grazie!
Sai quanto io abbia adorato il “Modello Plus” del tuo pollo… pollastro!!! La cottura a mio modesto parere è perfetta, in entrambi i casi. Ma vogliamo parlare delle patatine che hai presentato??? La prossima volta che ci vediamo…. me le potresti preparare LE AMO!!! … e comunque anche io faccio parte di quell’1%… e me ne vanto!!! Un super abbraccio, Marianna.
Lidia, ho vissuto la tua ricetta passo passo, la macinatura l’ho adorata e la userò la prossima volta ma per il pollo arrosto perché per noi veneti il pollo arrosto è il top.
Il tuo post è stupendo e mi ha fatto morire dal ridere, anche se a mia categoria non c’è…non amo friggere e non perché la casa puzza, mi metto fuori e il problema si risolve, ma proprio perché nelle mie corde. Ma che vuoi che ti dica ogni tanto una bella cena di fritto ci sta, ma me lo vado a mangiare fuori.
Un grandissimo abbraccio
Erica
@Marianna: promesso, quelle patate saranno sul menù del prossimo nostro incontro sedute intorno ad un tavolo imbandito. Grazie per i complimenti sulla cottura: era molto succoso ma sodo, come piace a me. Questione di fortuna eh ahahahahah
Evviva l’1%!!
Un bacione, grazie cara
@Erica: ma allora tutti al ristorante! Mi risulta tu ne abbia uno lì vicino che il pesce lo sa friggere alla grande…o sbaglio?
Comunque, grazie di cuore, aspetto le tue impressioni sul pollo al forno marinato così… e abbonda di cipollati, non te ne pentirai 😉
Un bacione!!
Non so quante volte ti ho gia’ chiesto in sposa… pero’ anche tu: se ti ostini a non considerarmi, smettila con queste provocazini 🙂 Perche’ davanti a questo fritto, io mi sciolgo. Perche’ questo e’, una buona volta, un fritto coraggioso, che non ha paura di sembrare quello che e’, cioe’ la quintessenza della goduria, con una panatura croccante, ben brunita (a chi piace il fritto pallido???) che lascia pregustare succolenti piaceri, al suo interno. questo e’ il pollo fritto che ha nutrito corpo e anima della gente del Sud per decine di generazioni e da questo post capisci perche’ . mi piace anche la disinvoltura con cui racconti la ricetta, spia di una naturalezza vera, di chi in cucina sta a proprio agio per davvero e riesce a trasmetterlo con una carica che e’ solo ed esclusivamente tua. Grande Lidia!
Ma io accetto la proposta di matrimonio, così vengo a vivere a Singapore!! 😉
Grazie, questo commento è un iniezione di autostima in una giornata pessima… ho fritto e friggerò sempre, con moderazione, ma godendo di quelle volte in cui lo preparo. Con criterio, con materie prime corrette, ma non smetterò di permettermi un buon fritto ogni tanto… Poi, l’h detto anche il dottore che fa bene!!
Grazie mille Ale, un abbraccio.
Eccola! una friggitrice seriale 🙂 e si vede.
Si vede dalle foto che parlano da sole, si vede dalla naturalezza con cui descrivi la ricetta e si vede da come hai cotto e presentato il tuo fritto. Croccante, dorato asciutto e succoso, tutto è perfetto anche i contorni, ho le bave.
Bravissima!!!!!!
@Silvia: Ma bene che hai le bave, sono riuscita nella missione “ingolosisci il giudice”!!!!!! Scherzi a parte, grazie di cuore, sono molto contenta ti sia piaciuto! Un abbraccio.