Oggi la nostra consueta rubrica del tè mensile, curata da me e Erica di Sapori e Dissapori, si fa un po’ più storica e vi racconta quella che è l’origine di questo rito che tanto amiamo e il galateo legato ad esso.
Infatti, quella che per la maggior parte delle persone amanti del tè è una piacevole occasione di sentirsi un po’ royal, per gli inglesi invece è un vero e proprio pezzo di storia: il consumo del tè infatti è aumentato tantissimo durante i primi anni del XIX secolo ed è proprio in questo periodo che Anna, la VII Duchessa di Bedford, lo istituì come consuetudine perché nel tardo pomeriggio sentiva una sensazione di svuotamento allo stomaco dovuta al costume di consumare solo due pasti al giorno (la colazione e la cena alle 20). Lei di solito risolveva questa esigenza con una tazza di tè e uno spuntino leggero presi nel suo boudoir nel pomeriggio, in privato.
Successivamente estese questa sua abitudine agli amici, invitandoli ad unirsi a lei nelle sue stanze all’abbazia di Woburn: questi incontri si rivelarono così apprezzati e popolari che la duchessa iniziò a invitare le persone in maniera formale, con la spedizione di inviti tramite biglietti, chiedendo loro di unirsi a lei per “prendere un tè e camminare nei campi”.
Potrebbe capitare di leggere in merito al servizio di un “High Tea” nei menù degli alberghi più rinomati e storici di Londra. Tradizionalmente, le classi sociali più abbienti prendevano un tè “basso” o “pomeridiano” intorno alle 16, per avere poi il tempo di passeggiare con calma nei parchi cittadini; le classi medie e quelle più povere invece prendevano un tè più “alto”, cioè più tardi durante il giorno, alle 17 o alle 18 al posto di una cena tardiva.
Banalmente però il nome deriva dall’altezza del tavolo sul quale veniva servito…
E per servirlo correttamente?
Per giocare a ricreare atmosfere in puro stile Downton Abbey e per ricevere degli amici ad un evento meno formale di una cena seduti, vi lasciamo ora un pò di dettagli e di informazioni per organizzare al meglio l’appuntamento del tè delle 17.
Orario e invito
Il rito del tè prevede che si organizzi l’evento alle cinque del pomeriggio: per chi è invitato è fondamentale rispettare l’orario ed essere perfettamente puntuali in quanto la padrona di casa, per rispetto agli altri ospiti, servirà il tè senza attendervi e provvederà a voi in seguito.
Se l’invito è formale, va inviato un bigliettino scritto di proprio pugno: in questi tempi, anche una telefonata sarà un modo piacevole per comunicare l’evento.
Come apparecchiare e servire
Ogni invitato dovrà disporre di un piatto da dessert con una forchettina sulla destra e un tovagliolo a sinistra.
La tazza con il piattino dovrà essere sistemata sempre sopra la forchettina.
Molti servizi di porcellana inglese prevedono la tazza col doppio piattino, così da mantenere lo stesso stile sia per il piatto da dolce che per la tazza: banditissimi i piatti di carta e le tovaglie usa e getta.
Vanno poi disposte sul tavolo delle alzate per ospitare piccoli dolci come muffins, scones o altre prelibatezze, ciotole con marmellata, panna montata e curd di limone e se vi fa piacere dei fiori freschi, delicati e poco profumati.
L’acqua va scaldata e servita poi in una teiera meglio se di ghisa, per tenere la temperatura a lungo: va offerto poi a ciascun invitato dello zucchero, del latte e del limone, anche se quest’ultimo non è per niente contemplato sulle tavole inglesi.
Cosa offrire
La varietà di preparazioni è infinita… non possono mancare però dei dolci morbidi fatti in casa come dei plum cake agrumati, dei tramezzini di pane farciti con cetriolo fresco, delle tartine, delle frolle, biscotti e crostate di frutta, meglio se monoporzione.
Le tipologie di tè più largamente diffuse che potrete offrire sono Assam, Darjeeling e Earl Grey.
E dopo tutta questa pipponata su come si serve il tè… che si magna?
Questo mese vi diamo l’alternativa: io ho preparato per voi un plumcake dal profumo di vaniglia, ammorbidito dallo yogurt e arricchito da un buon miele di arancio, mentre Erica una crostata classica alle mandorle, perfetta per accompagnare ogni varietà di tè.
PLUMCAKE ALLO YOGURT E MIELE
Ingredienti:
- 3 uova a temperatura ambiente
- 180 g di zucchero
- 1 cucchiaio da tè di miele di Arancio
- 2 vasetti di yogurt bianco
- 50 ml di latte
- i semi di una bacca di vaniglia
- 100 g di olio di riso o di semi di arachidi
- 1 bustina di lievito per dolci
- 1 pizzico di sale
- 150 g di farina 00
- 100 g di fecola di patate
Accendete il forno e portatelo alla temperatura di 170°, statico.
Montate le uova con lo zucchero e il miele fino a quando diventeranno chiare e spumose, poi unite lo yogurt, il latte e i semi della bacca di vaniglia. Unite la farina e la fecola setacciate con il lievito ed il pizzico di sale, e mescolate fino ad avere un impasto omogeneo.
Unite da ultimo l’olio a filo e sbattete bene con le fruste elettriche per incorporarlo bene ed ottenere un impasto lucido.
Rivestite uno stampo da plumcake da 28 cm con carta forno tagliata con cura per non creare antiestetici bozzi sul dolce e versate l’impasto.
Infornate e cuocete per circa 1 ora, facendo sempre la prova stecchino prima di sfornare.
Servire ben raffreddato, se vi piace spolverizzato con zucchero a velo.
Ad agosto la rubrica si prenderà una pausa: ci serve per tornare cariche a settembre e con una novità bellissima!
fonti
http://www.afternoontea.co.uk
Versione senza glutine
Non ci sono problemi per realizzare questo dolce senza glutine: sostituire la farina 00 con un mix senza glutine per dolci e verificare che anche gli altri ingredienti a rischio contaminazione (il lievito e la fecola) siano certificati e garantiti.
Versione senza lattosio
E’ molto semplice sostituire i latticini: si può usare uno yogurt di soia (ma in questo caso lo consiglio alla pesca o all’albicocca) e sostituire il latte con una bevanda vegetale di mandorla o di soia.
2 Comments
Lidia per caso ieri ho visto il tuo plumcake…avevo tutti gli ingredienti e via fatto….ero in cerca di una merenda per i bimbi a scuola!!!!
L’hanno divorato!!!! Grazie mille!!!!
Un abbraccio
monica
P.S.
Non ho più fatto pasticci!!!! 😛
@Monica: ma grazie Monica!! Sono super felice che la ricetta ti sia piaciuta (e anche ai bimbi!!). Non sai come sono felice quando mi arrivano riscontri alle mie ricette, tanto più ancora da persone che ammiro come te. Un abbraccio, e non preoccuparti dei pasticci 😉
[…] La passione che lega me e Erica al tè e al suo rito si è sviluppata consolidandosi nel corso di quest’anno con la sperimentazione di varie ricette abbinate ad altrettante bevande: abbiamo iniziato a gennaio proponendovi subito un accoppiata molto particolare e “difficile”, quella col cioccolato, per poi proseguire con proposte salate come i babà o i panini delice oppure con classiche torte da accompagnamento come una bella crostata o un plumcake. […]