DOVE
Formentera, Spagna.
QUANDO
Da maggio a settembre, per vivere le spiagge. Anche ad ottobre, con giornate serene, si riesce ancora a fare il bagno.
COME ARRIVARE
E’ un isola non dotata di aeroporto. E’ necessario volare su Ibiza, prendere un taxi oppure un bus dall’aeroporto al porto e poi acquistare un passaggio con il traghetto verso Formentera. La durata del passaggio nave è di 30 minuti col battello veloce e circa 50 col traghetto classico.

La fama festaiola e modaiola, con picchi di boho-chic gipsy andante, precedono qualsiasi discorso su quest’isola, che amo alla follia.
In realtà, dipende. Ma andiamo con ordine.




Non ho voglia di tediarvi con numeri, chilometri quadrati, abitanti, etc. Vi racconto però che Formentera è un’isola che fa parte delle Baleari, ma insieme ad Ibiza e ad altri piccoli isolotti costituisce le Isole Pitiuse. E’ caratterizzata da un aspetto ancora molto selvaggio e un architettura semplice ne completa l’immagine: è la meno popolata delle Baleari e gode di un clima davvero ottimale in quanto da maggio a ottobre si riesce serenamente a vivere la spiaggia.
Arrivarci è molto semplice: potete scegliere tra i principali vettori aerei economici (Easyjet, Volotea e RyanAir volano da tante città italiane) con destinazione Ibiza, perché Formentera non è dotata di aeroporto. Una volta ritirati i bagagli, uscendo dall’aeroporto troverete sia i taxi che gli autobus disponibili per raggiungere il porto di Ibiza: scegliete la modalità che preferite, il trasporto è breve e costa poco.
Se non avete scelto di fermarvi qualche giorno a Ibiza, vi consiglio di indugiare un pochino sull’orario del traghetto per riuscire a fare un giretto nel centro storico di questa splendida isola. Il centro è adiacente al porto, si raggiunge assolutamente a piedi e si gira facilmente. Tantissime viuzze ricche di negozietti tipici vi porteranno pian piano nel clima rilassato delle Baleari.
Per cenare ricordo con piacere:
– Ristorante la Brasa, Calle Pere Sala 3, Ibiza.
Non lontano dal porto, un posticino davvero carino e particolare con lo spazio per i tavoli ricavato tra due edifici, all’aperto, sotto una pergola di fiori, piante e cristalli very chic.
Qualità: nella media, non eccelso ma neanche da buttare
Prezzo: medio alto.
Al porto troverete un ufficio presso cui acquistare il biglietto per il traghetto: in periodi di alta stagione consiglio la prenotazione online sul sito Balearia o Trasmapi per evitare di dover attendere numerose corse prima di trovare un posticino. Il viaggio in traghetto veloce dura mezz’ora, ma per me è troppo “movimentato”: ho avuto occasione di trovare più volte il mare un po’ agitato e per me è una sofferenza, per cui preferisco scegliere il traghetto “grosso”, quello che carica anche le auto per intenderci, che ci mette un’oretta ma viaggiando più lentamente permette una traversata un pochino più serena, ma è una scelta.
Una volta attraccato al porto di Formentera, vi si aprono molte scelte per muovervi per l’isola: se avete le valigie o siete in più di due persone, dovrete recarvi all’hotel o appartamento scelto in taxi o in bus o noleggiando un automobile proprio lì al porto, mentre se siete massimo in due e viaggiate leggeri troverete già numerosi noleggi di motorini e quad.

Dopo le info tecniche, ecco quelle più emozionali. L’isola dona un senso di libertà incredibile: sono ancora presenti piccole comunità hippie che però vedrete solo nei mercati organizzati per i turisti e nelle spiagge vige la scelta sull’indossare o meno il costume, vissuto senza falsi pudori e con la convivenza pacifica di tutti. Questa serenità però non la trovate, a mio parere, in luglio e agosto, perché l’afflusso di turisti è troppo intenso e le spiagge non meritano di essere vissute insieme ad altri mille calciatori e veline 😉
A proposito, le spiagge. Noleggiate assolutamente un motorino o un’auto, acquistate un ombrellone e scegliete ogni giorno una spiaggia diversa: se viaggiate coi bambini, tenete ben presente che la maggior parte non sono attrezzate con toilette, ristoranti o chioschi, per cui portatevi il ristoro necessario.
Le mie preferite:
– Ses Illetes
E’ bellissima, un paradiso terrestre ma occhio! E’ riserva naturale, per cui entrerete gratuitamente a piedi e in bicicletta ma se si accede in auto o in scooter è richiesto un pedaggio. Io la amo di sera, peraltro dopo un certo orario non si paga neanche più l’ingresso: è la più frequentata e potete trovare anche dei servizi (ristorante, chiosco, non molto eh).
– Migjorn
si estende da La Mola a Cap de Barbaria. Lunghissima, poco frequentata perché a tratti scogliosa e spesso ventosa: è la mia preferita.
– Cala Saona
Molto piccola e presa di mira già dal primo mattino, la gente inizia a stendere i propri teli a terra creando accampamenti e lì è quando perdo la magia e vado altrove!
Se arrivate per le 11, già godrete dell’ultima fila, e non è bello come al cinema.
– Espalmador
150 metri scarsi la separano da Formentera: è un’isola di pochi chilometri quadrati raggiungibile in barca, privata, e senza servizi. Se vedete su Facebook i vostri amici ricoperti di fango, bingo!, sono a Espalmador. 😉
Vi lascio ora un po’ di appunti pratici per dove dormire e dove mi piace mangiare, ma l’isola è davvero facile da girare, l’amerete e proverete tantissimi ristorantini meritevoli.
Per cenare ricordo con piacere:
– Casanita Cantina Y Pescado, Calle de Fonoll Marí – Es Pujols
Qualità: pesce super fresco, ottimo servizio, piatti fantasiosi ma rispettosi della materia.
Prezzo: medio alto, ma non state mangiando un panino eh!
– Can Vent , Avenida Miramar, 1, Es Pujols
Qualità: ottimo sia per cena che per aperitivo sul mare, pesce freschissimo, sia tradizionale che anche sushi, direi l’unico a Formentera.
Prezzo: medio alto, ma vale come sopra!
– Fonda Pepe, Sant Ferran de Ses Roques
Qualità: locale semplice, della tradizione, storico e classico. Si mangia molto bene, senza pretese classy.
Prezzo: medio basso, porzioni interessanti!
Per soggiornare, vi consiglio l’appartamento: vivrete la spiaggia con totale libertà, di orari, di pasti, di uscire al mattino presto o al pomeriggio tardi.
Mi sono appoggiata a Formentera Break per l’Appartamento Marcellino: una casetta con camera, bagno (piccolo…), cucina sufficiente e sala, veranda sull’esterno, in mezzo ai campi ma a 2 minuti di motorino da Es Pujols. Buono anche Apartamentos Es Pujols, a due passi dalla spiaggia e con il moto-rent proprio a fianco della reception.
Ho scelto sempre Es Pujols per soggiornare perché lo ritengo una buona base per muovermi nell’isola e per avere “vita” la sera senza spostarmi troppo, ma è una scelta assolutamente personale.
Sono innamorata anche di Talaya, ma non ci ho mai soggiornato perché fuori dal mio budget, purtroppo. Ma accedevamo spesso alla spiaggia da lì vicino, il numero di volte sufficiente a lasciarci il cuore su quella vista mare e su quel silenzio 😉



In viaggio con le allergie
Nei supermercati e nelle farmacie ho trovato assortimento abbastanza vario di cibi senza glutine delle marche più comuni, in primis Schar. Non è tra i miei preferiti, ma almeno ho mangiato senza guai. Il consiglio è di soggiornare in appartamento, così la maggior parte dei pasti la potrete consumare e preparare in prima persona: nei ristoranti la vasta scelta di pesce fresco grigliato o di paella mi hanno permesso di mangiare senza glutine e lattosio, ma occhio perché non ho visto locali certificati.
Nel mio caso è un intolleranza e la contaminazione non è cosa grave, ma nel caso di un celiaco deve essere garantito il massimo di attenzione e igiene.
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